Un altro lavoratore a cui è stata rubata la vecchiaia

di Redazione

Riceviamo e pubblichiamo questo post pubblicato da Carlo Soricelli su facebook, e nel contempo vi invitiamo a sottoscrivere l’appello del Comitato Permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro.
Vincenzo Giaquinto morì a 64 per infarto nella notte del 31 marzo all’Iveco di Suzzara. L’Iveco non fece smettere di lavorare gli operai. Sono diventati disumani. La moglie Maria Grazia madre di 4 figli chiede come mai nessuno ha usato il defibrillatore per cercare di rianimarlo e l’ambulanza che è arrivata in ritardo. Vincenzo fa parte di quel 30% dei vecchi lavoratori ai quali è stata rubata la vecchiaia e uccisi per infortuni sul lavoro e privati della gioia di veder crescere e accudire i nipoti. Tutti i partiti (mi riferisco a quelli che bazzicano in parlamento ovviamente) hanno contribuito a questi omicidi sociali, tra l’altro tantissimi anziani che muoiono sono quasi tutti lavoratori in nero per le magre pensioni o addirittura senza perché non hanno i contributi sufficienti per andarci. E la beffa assurda è che queste povere vittime non sono neppure conteggiate tra le morti sul lavoro per non essere assicurati a INAIL. Ma un bell’amen non si rifiuta a nessuno
E nessun rappresentante dell’azienda è andata al funerale. Adesso non temono più le tute blu.

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