Sullo sciopero della fame dei lavoratori ex GKN

di Dipartimento Lavoro PCI Toscana

Il Partito Comunista Italiano, attraverso il suo Dipartimento Nazionale Lavoro, esprime totale vicinanza e solidarietà ai lavoratori del Collettivo di Fabbrica della EX- GKN di Campi Bisenzio che nella giornata di ieri, 4 giugno, hanno iniziato uno sciopero della fame.

La vertenza è arrivata ad uno snodo cruciale: i lavoratori sono accampati da giorni nei giardini della Regione Toscana con lo scopo di far prendere in esame tre precise richieste:

  1. legge regionale subito e creazione urgente di un consorzio pubblico regionale per trattare l’area e sottrarla a logiche opache
  2. commissariare QF per pagare gli stipendi
  3. dare vita a una vera discussione su reindustrializzazione seguendo le stesse linee indicate dalla 234, agganciando tra l’altro un ammortizzatore sociale.

In mancanza di risposte delle controparti istituzionali (regionali e nazionali), lavoratrici e lavoratori si sono decisi a questa forma estrema di protesta come spiegato nel loro ultimo comunicato, che qui riproduciamo:

https://www.facebook.com/share/p/zkcsGBk5JVYFZ9Zm/

Il PCI invita altresì i propri iscritti e simpatizzanti ad aderire alla campagna di invio mail alle istituzioni, corredate di foto, promossa dal Consiglio di fabbrica

Qui il link :

https://www.facebook.com/share/r/uy3ztJjwyux6AuNg/

Risulta sempre più evidente come la mancanza di un soggetto politico che possa affiancare VERAMENTE le istanze economiche e sociali al livello istituzionale sia locale che nazionale e tradurre in atti legislativi le stesse sia un vulnus col quale si sono dovuti giocoforza rapportare i lavoratori della ex GKN e molti altri prima di loro negli ultimi trent’anni.

E’ in tal senso indicativo e amareggia il fatto che fra le mail a cui indirizzare le foto con le tre richieste figuri quella del PD Toscano. Presumiamo che Il Collettivo sia stato costretto ad indicarla “in mancanza di meglio” per così dire……….

Il PD è uno dei principali responsabili dello stato di cose oggi presente nel mondo del lavoro.

Non si può in alcun modo farci affidamento. 

E’ per questo che il PCI è sorto nel giugno 2016.

E’ per questo che i suoi iscritti e militanti lottano ogni giorno, a dispetto delle assurde difficoltà legate alle leggi elettorali, al boicottaggio degli organi di informazione e a molti altri ostacoli ed impedimenti, per ricostruirlo e organizzarlo e per renderlo uno strumento utile, LO strumento utile ad affrontare le sfide grandi e terribili del XXI secolo.

 La necessità del soggetto politico della trasformazione, l’unico che può dare una svolta alle condizioni sociali di lavoratrici e lavoratori di questo paese è del tutto evidente ed ormai ineludibile.

 

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